Ricomincia un periodo di costruzione. Mentre cerco ancora di capire quale sarà il prossimo passo, mi concentro sul ritrovare la consistenza. Cosa non facile tra le festività della Pasqua e quelle del 25 Aprile, pranzi e vacanze (che in realtà non disdegno). Date le giornate irregolari ed i numerosi spostamenti, mi concentro solo sull’uscire a correre, senza pensare a nient’altro. A sensazione, prevalentemente facile, occasionalmente veloce, per rimettere gradualmente un po’ di brio nelle gambe.
Questo fine settimana lungo l’ho passato in viaggio con la famiglia a Lourdes, un viaggio on the road cominciato giovedì dopo una pizza e conclusosi domenica sera. Dodici ore di viaggio notturno da Cuneo a Lourdes, attraversando l’Occitania, due giorni di pellegrinaggio e poi il viaggio di ritorno la domenica.
Non ero mai stato a Lourdes e devo dire che sotto un certo aspetto mi ha sorpreso. Nel contesto di questo blog non parlo molto di fede o temi simili, ma sono convinto che una mente ed uno spirito sereni contribuiscono al benessere generale e sicuramente predispongono il corpo ad affrontare le difficoltà con più energia. Staccare la spina poi, in maniera totale, è senza dubbio un’altra cosa che fa bene ogni tanto.
Penso valga la pena darsi tempo e spazio per indagare dentro di se, farsi domande, conoscersi e mettersi in discussione. Personalmente la fede cristiana mi aiuta in questo viaggio di scoperta interiore, anche se - e forse proprio perché - la religione in cui credo sia difficile da interpretare ed apprezzare nel mondo in cui viviamo.
LA SETTIMANA
In generale mi sono concentrato sul continuare a godermi le uscite, inserendo un po’ per volta ritmi più spediti e talvolta qualche allungo per cominciare a riportare un po’ di velocità nelle gambe.
11h 40min in movimento
95km di corsa
41km di bici
1.475m d+
Un po’ di mobilità e forza
Lunedì:
AM Training:
Endurance Run: 1h35’ z2 gravel, 21km [4:32/156]
PM Training:
Bici: 1h35’, 41km [26/142]
Recap: Pasquetta con gli amici, sgambata veloce al mattino con ottime sensazioni, pedalata pomeridiana. Bello tornare a pedalare al sole e al vento
Martedì:
AM Training:
Mobilità
PM Training:
Endurance Run: 1h30’ z2 gravel, 20km [4:25/163]
Recap: correre con l’accompagnatrice in bici è un lusso! Un’altra bella dose di z2 messa in cascina.
Mercoledì:
AM Training:
Recovery Run: 45min facili pre colazione, 8km [5:27/134]
PM Training:
Easy Run: 1h35’ collinari con Cup Club, 16.5km 380m d+ [5:40/140]
Recap: corsa mattutina bella stanca, poi nel pomeriggio sensazioni migliori.
Giovedì:
PM Training:
Steady state Run: 1h, 13.5km [4:26/165]
6km z3
Recap: sgasata lungo Po a Torino, caldo ma acclimatato.
Venerdì:
In viaggio
Sabato:
AM Training:
Steady State Run: 1h Fartlek, 12km [4:48/159]
2x 5min 1’ on 1’ off [~3:45’/km]
Recap: fartlek per ingannare il tempo grigio e la pioggia, e sciogliere un po’ le gambe dopo una notte di viaggio ed una giornata insonne in giro per Lourdes.
Domenica:
AM Training:
Palestra:
10’ Vogatore + braccia + 30’ corsa 3x 4’ z4
Recap: un oretta di follia prima del viaggio di ritorno.
CONCLUSIONI
Questa settimana ho pensato poco al percorso in senso largo e mi sono concentrato più sulle singole corse, per capire cosa voglio nel prossimo periodo. Anche se una vocina sotto sotto sta cominciando a farsi sentire. In ogni caso tutta una serie di impegni mi tiene lontano dal pensare troppo alla corsa, che in questo periodo post gare è quello che serve, come suggerisce qualcuno con più esperienza.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Siccome settimanalmente, ascoltando ore di podcast e leggendo ogni tanto su Substack, inciampo in parecchie cose interessanti che influenzano in qualche modo la mia visione e le mie scelte, sia sportive che non, mi piacerebbe condividere qualcosa anche qui. Ecco qualche spunto di riflessione raccolto questa settimana:
Francois D’Haene parla proprio di rientro post gara raccontando del suo Tor Des Geants. Alla domanda come si recupera una gara così lui risponde che nei giorni e nelle settimane successive impegna la mente con altro, riprende cose che magari ha tralasciato durante la fase di avvicinamento, si dedica alla famiglia e ad altri hobbies. Certamente non si rituffa a bomba nell’allenamento, non controlla neanche parametri vari o sensazioni di genere, si limita semplicemente a lasciar fare al corpo il suo lavoro.
Abbassa l’asticella fino a quando non riesci a farlo tutti i giorni - Gordo Byrn. Immaginatevi cosa vuol dire tornare a gareggiare dopo 10 (dieci) anni di stop e vincere nella propria categoria uno tra gli Ironman 70.3 più competitivi al mondo. È quello che ha fatto Gordo Byrn, ex triatleta professionista e coach che da poco ha ricominciato ad allenarsi ed ha subito dimostrato come il suo approccio sia vincente. In un’intervista che vi lascio qua sotto ne parla e spiega quanto sia importante costruire percorsi e stili di vita “sostenibili” sul lungo periodo, godersi anziché sopravvivere all’allenamento, non solo per divertirsi di più ma anche per poter raggiungere risultati migliori.
White space, spazio bianco. Questa settimana ascoltavo un podcast che dava qualche spunto sul come conciliare il bisogno di essere disponibili per gli altri e la necessità di avere del tempo per se. Salta fuori questo concetto di spazio bianco che, come mi succede spesso, da un nome a qualcosa che provo io stesso: per white space si intende un momento nel tempo che è un po’ come un foglio bianco, privo di impegni e programmi. Un momento sempre più difficile da crearsi ma anche da accettare senza che salga l’ansia da improduttività. Voi? Li ricercate questi spazi bianchi? O li evitate come la peste?
Ancora una volta Francesco Puppi dimostra al mondo cosa vuol dire correre forte una gara americana, obliterando il precedente record a Canyons 100k di 40 minuti. In questo video tutta la monotona, ripetitiva e trascendentale esperienza dell’ultrarunning:
Sono 13 minuti, immaginatevi le 8 ore della sua gara… o le 10-20 della maggior parte delle persone che corre una 100km.
Piccola parentesi
per aggiornarvi sulle ultime novità del blog: alcuni di voi lo avranno notato, in questi giorni ho trasferito la neonata pubblicazione BlowUp all’interno di Running Diary, in una sezione dedicata. Come da piano iniziale renderò i contenuti di BlowUp a pagamento, con l’obiettivo di provare a rendere sostenibile nel tempo e soprattutto più ricca l’offerta del blog.
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