Settimane colorate: è questo che mi viene in mente a guardare il registro allenamenti di Strava. Ed è così che dovrebbero apparire dei bei calendari di allenamento completi. Variegare, mescolare, sperimentare. Quest’anno sto mettendo nel calderone veramente di tutto e per ora questo approccio mi a premiato.
Seconda settimana di carico del mesociclo (ho imparato una parola nuova) al quale sono ormai affezionato, composto da 3 settimane di carico ed una di scarico.
LA SETTIMANA
21h 5’ di attività
158km di corsa
3.400m d+
3 sessioni di Heat Training, 2 sessioni di forza in palestra (scarico)
Lunedì comincia subito in salita con un doppio allenamento, il pomeriggio 1h30’ in collina.
Martedì con la squadra 8x1000 abbastanza in progressione, riprendendo un po’ di confidenza (3:20-3:15). Siamo un bel trenino di 3/4 persone che riesce ad essere abbastanza costante e motivante.
Mercoledì sessione di forza in palestra e poi lento lungo, gli ultimi 10km insieme al neonato CUP CLUB, di cui vi parlerò.
Giovedì pendolo, lo spumeggiante allenamento nel quale si tirano brevi salite a oltranza per 35 minuti, seguendo un circuito. Per sgranchire le gambe tra una ripetuta e l’altra inseriamo un allungo in piano e per concludere 2x400mt senza guardare l’orologio, a sensazione.
Venerdì altro collinare di un paio d’ore, sul circuito dietro casa che cerco di percorrere regolarmente per avere dei riferimenti.
Sabato tentativo di lungo con Piero, accorciato alla fine a 30km causa maltempo e troppo fango in collina.
Domenica un altro ventello, questa volta in piano, che portano il chilometraggio degli ultimi 3 giorni a 70km. Contento di aver mantenuto un ritmo stabile ed in leggera progressione sul percorso della Mezza del Marchesato al contrario.
Concludo la settimana con una gita in montagna, sci di fondo di gruppo per aggiungere un paio d’ore easy al malloppo.
Settimana bella grossa, alimentata da un bel numero di pasti abbondanti, ad alto contenuto di carboidrati. Sono abbastanza stupefatto della mole di lavoro che sto mettendo in cascina e mi chiedo fino a quando riuscirò a mantenere questo ritmo. La prossima settimana ancora carico e poi mi prenderò qualche giorno di riposo.
Take away della settimana
Questa volta Steve Magness (allenatore e scrittore) durante un’intervista per Rich Roll Podcast mi ha insegnato che può essere utile fare qualcosa dandosi la possibilità di fallire.
Lui lo ha fatto con la scrittura: ha iniziato a scrivere come sfogo, passatempo, parallelamente al suo vero lavoro, senza la pretesa di eccellere, di confrontarsi con gli altri, di farne un lavoro.
Steve spiega poi come al giorno d’oggi siamo tutti messi sotto una forte pressione che ci spinge a cercarla, quest’eccellenza. Quando lui era giovane - racconta - sapeva di essere il più veloce del college: anche se a livello globale il suo tempo sul miglio non era granché lui sapeva di essere molto bravo nella sua scuola e questo gli ha dato lo stimolo di volersi migliorare ed impegnare nello sport del mezzofondo.
Oggi non esiste più l’ambiente protetto della classe, della scuola, del paese: siamo portati a confrontarci direttamente col mondo intero, attraverso internet ed i social. Questo porta ad avere pressioni molto maggiori che ci spingono o a fare troppo (perché chi comincia a correre deve per forza correre una maratona?) o a non fare niente (in fondo tutti questi sacrifici non valgono la pena, non ho i numeri per arrivare lassù).
Una bella riflessione in cui mi sono ritrovato parecchio. Da freelance, tendo troppo spesso a cercare di monetizzare ed a farmi sopraffare da un senso di inferiorità paragonandomi a quello che già c’è. Questo blog è esattamente il tentativo deliberato di scrivere, provare a farlo regolarmente e senza il bisogno pressante di eccellere. Pubblicare anche se non è perfetto, e poco alla volta miglioro, lo sento.
Lo stesso vale per qualsiasi altra cosa: datevi la possibilità di farvi prendere da qualcosa, praticate, imparate, sbagliate e datevi la possibilità di essere mediocri, apprezzate il processo che vi migliora ogni giorno, sognando in grande ma vivendo il presente
Buone corse!